Archiviate le elezioni (ma non il malessere che ha diviso anche le famiglie), per il 46° presidente degli Stati Uniti è l’ora di mantenere le promesse, soprattutto di vincere la guerra contro il virus. Basterebbe questo per iniziare a restituire il senso di coesione a una nazione rabbiosa, scoraggiata. Dopo verranno le sfide per la ripresa economica, l’ambiente, le riforme, la politica globale. Ci metterà mediazione, serenità e spirito di comunità, sostenuto dall’attivismo di Kamala Harris, che non fa mistero di guardare già al 2024. E l’incognita repubblicana?